Anche nel campo della realtà virtuale, l’innovazione tecnologica e la ricerca ICT non si ferma. Cosa è stato fatto fino ad ora e quali sono le prospettive previste gli anni a venire?
Vediamo insieme cosa ci riserva il presente e cosa ci riserverà il futuro.
Lo stato dell’arte nel 2020
Per realtà virtuale si intende quell’insieme di tecnologie che contribuiscono a creare un ambiente simulato, all’interno del quale l’utente può vivere un’esperienza immersiva composta di dati virtuali con i quali può interagire.
Bisogna fare una precisazione: non va fatta confusione con la realtà aumentata, che si riferisce invece alle tecnologie in grado di aggiungere una serie di informazioni multimediali integrative alla realtà.
Tornando alla realtà virtuale, occorre considerare come si stia diffondendo sempre di più nel grande pubblico, grazie sia alla facilità con cui si può avere accesso ai device che ne consentono l’utilizzo, sia all’utilizzo vero e proprio dei device, che adottano interfacce sempre più user-friendly.
Le potenzialità di utilizzo di questa tecnologia sono molteplici. I campi di applicazione riguardano infatti:
- la possibilità, particolarmente interessante per l’ingegneria, di creare prototipi virtuali da “testare” digitalmente
- training e programmi di simulazione, che consentano a determinati professionisti, come piloti, chirurghi e molti altri, di fare esperienza in modo virtuale senza dover intervenire “sul campo”
- il telecontrollo, che permette di gestire a distanza operazioni delicate, riducendo i rischi correlati
- l’intrattenimento, dai videogiochi alla possibilità di assistere virtualmente a eventi come concerti, partite e molto altro
- la possibilità di proporre una customer experience sempre più immersiva
Prospettive future: una spinta accelerata dal 5G
Nonostante il calo registrato con la pandemia, le previsioni di IDC per il futuro sono comunque molto positive. Secondo il centro di ricerca, infatti, entro la fine dell’anno il trend è destinato a risalire con un tasso di crescita annuale considerevole. Secondo le stime, entro il 2024 la distribuzione dei device per la realtà virtuale supererà le 76 milioni di unità.
Una volta sbloccato il settore produttivo sarà infatti possibile per i produttori rispondere alla domanda, cresciuta durante la pandemia, di dispositivi di realtà virtuale che consentono di amplificare le possibilità dell’intrattenimento e del lavoro da casa.
La crescita stimata è inoltre calcolata tenendo conto di un’altra importante novità tecnologica, destinata a cambiare la connessione a internet così come la conosciamo: il 5G.
La diffusione della quinta generazione della telefonia è iniziata nel 2019. Anche se in Italia la copertura della rete 5G interessa ad oggi soltanto poche città, ne sentiremo parlare sempre più spesso.
Il 5G consente di ridurre di molto i tempi di risposta, che si avvicinano alla trasmissione in tempo reale. Con questi presupposti è facile intuire che l’implementazione della connessione 5G offrirà potenzialità sempre più estese alla realtà virtuale, con possibili campi di applicazione in moltissimi ambiti: dalla customer experience all’ingegneria, dall’intrattenimento all’apprendimento, dall’assistenza da remoto alla creazione di ambienti di lavoro interattivi.
In particolare, si prevede che i brand faranno un uso sempre più esteso della realtà virtuale, per consentire ai propri clienti di provare il prodotto ancora prima di comprarlo.
I centri di ricerca e sviluppo in ICT si stanno specializzando nell’implementazione degli strumenti che consentono, e consentiranno, di vivere la realtà virtuale in modo sempre più immersivo. Lo sviluppo di strumenti come wired gloves, cybertute, visori, sistemi di eye-tracking e auricolari servono proprio a questo scopo e contribuiscono a produrre un’esperienza multisensoriale, in grado di coinvolgere e intrattenere l’utente.
Per concludere
Nonostante nel 2020 la realtà virtuale abbia subito le dure conseguenze della pandemia, le prospettive future sono molto positive. Grazie all’implementazione della tecnologia 5G sarà infatti possibile ottenere tempi di risposta brevissimi e vivere esperienze sempre più dinamiche, immersive e coinvolgenti.
Di certo l’innovazione nel campo della realtà virtuale si muove di pari passo con la creatività. La ricerca di campi di applicazione ancora inesplorati è, infatti, tutt’ora ancora in corso.